Nuove acquisizioni sui probiotici: dalla ricerca alla pratica clinica

Gianluca Ianiro, Giusi Desirè Sciumè, Antonio Gasbarrini

Area Gastroenterologica e Oncologica, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italia

I probiotici sono definiti come microorganismi vivi che, ove somministrati in dosi adeguate, conferiscono un beneficio alla salute dell’ospite. 

Le formulazioni di probiotici più comunemente usate contengono lattobacilli, bifidobatteri e, meno frequentemente, E. coli, streptococchi, enterococchi, Bacillus spp., lieviti es. Saccharomyces boulardii. 

Altri possibili modulatori del microbiota intestinale sono i prebiotici e i simbiotici.

I prebiotici sono prodotti selettivamente fermentati, i quali determinano uno specifico cambiamento nella composizione e attività del microbiota intestinale, determinando un miglioramento dello stato di salute. I prebiotici più comunemente utilizzati in pratica clinica sono l’inulina, i fruttoligosaccaridi (FOS) e i galattoligosaccaridi (GOS).

I simbiotici sono prodotti contenenti sia probiotici che prebiotici.

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