Ruolo della terapia aerosolica e dell’irrigazione nasale nel trattamento delle patologie allergiche respiratorie in età pediatrica

Diego G. Peroni

Direttore UO di Pediatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Università di Pisa

Le malattie allergiche respiratorie in età pediatrica: la dimensione del problema

La rinite allergica (RA) e l’asma, le principali patologie allergiche respiratorie, rappresentano anche le più frequenti malattie croniche non trasmissibili che caratterizzano l’età pediatrica.

In Europa, la RA colpisce una parte rilevante della popolazione generale con una prevalenza che sembra essere in aumento. In età pediatrica lo studio internazionale sull’asma e le allergie nell’infanzia (ISAAC) fase III ha rilevato che la media globale dei sintomi di rinocongiuntivite nella fascia di età di 13-14 anni era del 14,6% e in quella di 6-7 anni dell’8,5%. I sintomi più comuni sono rappresentati da starnuti, prurito, congestione nasale e/o rinorrea. Molti pazienti presentano sintomi di gravità almeno moderata; nonostante la frequenza e gravità dei sintomi, la RA è spesso sottovalutata da parte del paziente stesso; meno della metà (45%) richiede una consulenza medica o un trattamento. Ciò determina spesso un sottotrattamento e quindi uno scarso controllo dei sintomi. Oltre ai sintomi classici, la RA influisce sulla qualità del sonno, aumentando il rischio di apnee e desaturazioni notturne e spesso porta ad astenia diurna e sonnolenza. La RA è associata a maggiore assenteismo scolastico e distrazione durante le ore di lezione. Numerose comorbidità come sinusite, asma, congiuntivite, eczema, disfunzione della tuba di Eustachio e otite media possono poi essere associate a RA nell’infanzia.

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