Progetto educazionale di SALUTE ORALE

Introduzione del Dr. Antonio D’Avino, Presidente FIMP

È con grande piacere che presento questa iniziativa congiunta tra FIMP e ANDI sulla salute orale del bambino. La pediatria di famiglia assicura nel nostro Paese attraverso una presenza capillare sul territorio un’assistenza qualificata a tutti i bambini italiani con percentuali elevate anche nella fascia d’età oltre i 6 anni fino ai 14 anni. Sotto questo punto di vista, i pediatri di famiglia prendono in carico il bambino a tutto tondo per quanto riguarda le sue condizioni di salute in un’ottica non solo di diagnosi e cura ma anche di prevenzione attiva e in questo processo è di fondamentale importanza il rapporto di fiducia con la famiglia.

Per questo motivo, il Progetto educazionale ‘SALUTE ORALE’, messo a punto con la collaborazione dell’ANDI rappresenta un complemento quanto mai opportuno all’azione della pediatria di famiglia. È infatti esperienza comune del pediatra il confronto con la famiglia sulla salute orale. Si inizia con i primi dentini, si prosegue con la valutazione della corretta eruzione dentaria nel corso delle visite periodiche e ancora con la comparsa della dentizione permanente e di eventuali aspetti malocclusivi. In tutte queste situazioni il pediatra è molto spesso il primo professionista chiamato a esprimere un parere sulle diverse problematiche. Ne consegue che la formazione in questo campo rappresenta un aspetto essenziale del raggiungimento di quelle competenze che mettono in grado il pediatra di famiglia di svolgere al meglio le sue funzioni.

Il Progetto educazionale ‘SALUTE ORALE’ risponde in pieno a questa esigenza e rappresenta un esempio virtuoso di sinergia culturale, formativa e professionale tra organizzazioni che si occupano da punti di vista diversi della salute del bambino. Inoltre, l’implementazione di nuovi bilanci di salute riguardanti la salute orale, da inserire nell’ambito delle visite periodiche che il pediatra di famiglia esegue per ogni assistito in carico e che rappresentano uno strumento prezioso di prevenzione, permetterà di mettere a fuoco, sia sul singolo che sul piano epidemiologico, tutte le problematiche riguardanti la salute orale della popolazione italiana in età pediatrica. Si tratta quindi di un progetto le cui ricadute vanno ben al di là della semplice ‘visita’ e che si inquadrano in un vero e proprio progetto di ricerca, che per quanto mi consta, non ha precedenti in altri paesi.

Sono certo che, come sempre, i colleghi aderiranno con entusiasmo a questa importante iniziativa, per cui ringrazio ancora una volta l’ANDi e i suoi membri per la collaborazione e la sensibilità dimostrata.

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