Tra fare e non fare: una questione di appropriatezza

Mattia Doria

Segretario Nazionale FIMP alle attività Scientifiche ed Etiche

Indagine conoscitiva tra i Pediatri di Famiglia italiani sul progetto “Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italia” e sulle pratiche a rischio di inappropriatezza nell’ambito delle cure primarie pediatriche in Italia (ottobre-novembre 2017)

La Federazione Italiana Medici Pediatri aderisce, nell’ambito delle attività a supporto dell’appropriatezza clinica e prescrittiva e allo sviluppo delle buone pratiche cliniche, al Progetto “Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italy” di Slow Medicine.

Il progetto ha l’obiettivo di favorire il dialogo dei medici e degli altri professionisti della salute con i pazienti e i cittadini su esami diagnostici, trattamenti e procedure a rischio di inappropriatezza in Italia, per giungere a scelte informate e condivise.

Esso si sviluppa attraverso l’individuazione di esami/test diagnostici, trattamenti sanitari medici o chirurgici, relativi all’ambito professionale di competenza (la pediatria del territorio nel nostro caso), che soddisfino i seguenti criteri:

  • sono effettuati comunemente in Italia;
  • non apportano benefici significativi alle principali categorie di pazienti ai quali vengono generalmente prescritti;
  • possono esporre i pazienti al rischio di subire effetti dannosi.

Tra i criteri di scelta non è incluso quello dei costi poiché il progetto non rappresenta un’attività né uno strumento per il “razionamento” delle risorse.

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