Si è aperto un confronto sull’opportunità di vaccinare i bambini al di sotto dei 12 anni, e più precisamente nella fascia 5-11 anni, con il vaccino a mRNA autorizzato e raccomandato per l’uso negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration (FDA) (vedi l’ampia documentazione a cura dei Centers for Disease Control and Prevention) qualora autorizzato per l’uso in questa fascia di età anche in Europa e in Italia.
La riflessione sul tema deve considerare quanto ci è noto circa l’epidemiologia dell’infezione da SARS-CoV-2 e le sue varianti in età pediatrica, i suoi effetti clinici diretti, incluse le complicanze a breve e lungo termine, l’efficacia e la sicurezza dimostrata per il vaccino in questa fascia di età. Le valutazioni devono comprendere sia gli aspetti strettamente medici e assistenziali, che sono ovviamente prioritari, sia gli aspetti psicologici e sociali che caratterizzano la condizione dell’infanzia rispetto alla pandemia.