La tosse nel bambino: razionale e opportunità di impiego del glicerolo

Piercarlo Salari

Pediatra e divulgatore medico-scientifico, Milano

Dal punto di vista fisiologico la tosse viene genericamente descritta come un’inspirazione seguita da un’espirazione forzata attraverso la glottide temporaneamente chiusa: condizione, questa, che determina un significativo aumento della velocità con cui l’aria stessa viene espulsa. 

A dispetto della sua connotazione di “naturale sistema di difesa”, o tutt’al più di sintomo, l’impatto della tosse nel bambino è forse paragonabile a quello di una vera e propria malattia: a maggior ragione se si considera che essa si posiziona nei primi posti tra le cause di visite mediche e comporta notevole dispendio di risorse sanitarie ed economiche. In effetti gli aspetti che maggiormente risaltano agli occhi del pediatra possono essere così sintetizzati:

  • è estremamente diffusa. Nell’arco di una settimana almeno 1 bambino su 10, in particolare nella fascia 2-5 anni, è esposto a elementi veicolati dalla tosse; si stima inoltre che 2 bambini su 3 nella fascia 0-4 anni siano sottoposti a visita pediatrica almeno una volta all’anno per infezioni respiratorie acute e che fino a tre quarti di loro possono presentare la tosse; 
  • è un meccanismo efficace non soltanto di clearance respiratoria ma anche di propagazione di agenti patogeni e quindi diffusione delle infezioni (si pensi, a mero titolo di esempio, alla pertosse e all’influenza);
  • l’eziopatogenesi è quanto mai vasta ed eterogenea, analogamente allo “spettro” di intensità. Pertanto si delineano ampi margini interpretativi e diagnostici e compositi quadri clinici con altrettante molteplici implicazioni sulla vita del singolo paziente (basti pensare, per esempio, al vomito riflesso correlato alla tosse secca) e del suo nucleo familiare;
  • gran parte delle nozioni fisiopatologiche, degli orientamenti e delle raccomandazioni derivano dalla medicina dell’adulto e concorrono a rendere meno chiari, definiti e oggettivabili eventuali criteri di valutazione e di approccio pediatrico;
  • la percezione dei genitori è variabile e non sempre gestibile. Il carico d’ansia, che spesso si associa alla tosse e si amplifica quando essa persiste o non è riconducibile a una causa precisa, può stimolare decisioni impulsive nell’intento di alleviare o annientare il sintomo, con tutti i rischi conseguenti a un impiego arbitrario e inappropriato di farmaci, antibiotici inclusi.
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