La tecnologia digitale in Pediatria ovvero come promuoverne un uso giudizioso nei bambini

Giovanni Cerimoniale 1, Emanuela Malorgio 1, Flavia Ceschin 2, Giovanni Vitali Rosati 1, Paolo Becherucci 1, G Ragni 1, Grazia Minardo 1, Paolo Brambilla 1, Silvia Gambotto 1, Gaetano Bottaro 2, Pier Luigi Tucci 2

1 Consiglio Direttivo Nazionale SICuPP; 2 Pediatri di Famiglia soci SICuPP - Pediatri di famiglia partecipanti allo studio: Spalla A, Palmero A, Dall’Oglio A, Pasinato A, Bontempelli AM, Sant’Angelo AM, Grassi C, Pittarello D, Bartman U, Betta M, Carrozzo R, Chiesa LM, Covinato M, Ferrante F, Guglielmi N, Lo Giudice M, Marzona F, Oliveto R, Ragnatela G, Spanevello V, Stracuzzi M, Drago G, Bosco M, Servello R, Zanette M, Marchese E, Santarelli F, Erba D, Castellarin A, Cimadamore N, Baldin L, Di Candia S, Di Francesco L, Drago G, Carrozzo R, Mattei F, Leoni L, Bolla P, Solda G, Picca M, De Franchis R, Magnetti F, Oretti C

DOI 10.36179/2611-5212-2023-3

La crescita esponenziale del digitale ha avuto un importante impatto sociale provocando profondi cambiamenti nella vita delle famiglie. I bambini di oggi vivono in una società gestita e controllata dalla tecnologia digitale. Sono i “Nativi Digitali”, termine coniato da Marc Prensky nel 2001 ed entrato nell’uso comune per identificare coloro che sono nati e vivono a contatto con i mezzi di comunicazione digitale e le svariate forme di social network, blog e app di ogni tipo. Tutto ciò fa parte della loro vita, non hanno esperienze diverse e si trovano perfettamente a loro agio in questo mondo. Questo è spesso difficilmente comprensibile da parte degli adulti che sono gli “Immigrati Digitali”. I vantaggi dell’uso delle tecnologie digitali sono innumerevoli. L’utilizzo di questi sistemi aiuta a potenziare le nostre capacità molto di più di quanto potremmo fare senza di essi. Consentono di avere un migliore accesso alla conoscenza in termini di velocità e quantità di dati: la trasmissione dei documenti, l’organizzazione degli archivi, la gestione delle cartelle cliniche dei pazienti, l’home banking, la didattica a distanza nelle scuole ne sono solo alcuni esempi. Tuttavia si ha la consapevolezza che un uso eccessivo e incontrollato del digitale e soprattutto una precoce esposizione agli schermi, fin dalle primissime epoche della vita, comporti il rischio di ripercussioni negative sulla salute dei bambini sia fisiche che neuroevolutive. In Italia l’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità: “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino”, ha rilevato un’alta percentuale di bambini che già nei primi 6 mesi di vita vengono esposti a uno schermo. L’utilizzazione dei dispositivi elettronici condivisa con i genitori può aiutare a sviluppare nei bambini alcune competenze come la coordinazione visuo-motoria e stimolare la creatività e la capacità di problem-solving. È tuttavia necessario ricordare che fin dalla nascita sono fondamentali le interazioni dirette dei bambini con i genitori e il mondo che li circonda, indispensabili al fine di garantire un sano sviluppo a livello cognitivo, emotivo e relazionale. Diventa pertanto fondamentale che gli operatori che si occupano dell’infanzia, e in particolare i Pediatri di famiglia, grazie al loro rapporto continuativo e fiduciario con i genitori, affrontino con loro queste problematiche essendo i genitori i mediatori principali del rapporto dei più piccoli con le tecnologie digitali.

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