Indicazioni e trattamento delle fratture sovracondiloidee dell’omero nel bambino

Vittorio Mattugini, Federico Di Sacco

Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Università di Pisa

DOI 10.36179/2611-5212-2024-2

In traumatologia le fratture del gomito sono più comuni nella popolazione pediatrica che in quella adulta.

Le fratture sovracondiloidee dell’omero rappresentano la più comune lesione scheletrica di tale sede, arrivando a costituire oltre il 60% delle fratture di tale distretto in età di accrescimento e più del 16% delle fratture in età pediatrica. 

La fascia di età maggiormente interessata è tra i 5 e i 7 anni, con una distribuzione sostanzialmente sovrapponibile tra i due sessi.

Nel 98% dei casi la frattura consegue a una caduta dall’alto, con polso e gomito esteso e avambraccio pronato, e per tale motivo vengono definite fratture in estensione.

Solo nel 2% dei casi si avranno le fratture a dinamica in flessione, a seguito di cadute a gomito flesso.

Come accennato nel 1959 dal Dr. Gartland, anche “i più esperti traumatologi sono ansiosi e apprensivi mentre gestiscono le fratture sopracondiloidee dell’omero” e, nonostante le evoluzioni nella valutazione e nel trattamento nel corso degli anni, queste fratture rappresentano ancora oggi una sfida considerevole per i chirurghi ortopedici.

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