IL MIO PEDIATRA… UNO DI FAMIGLIA!

Paolo Biasci

Presidente FIMP

Eccoci di nuovo all’annuale appuntamento con il Congresso Nazionale Scientifico FIMP, cioè il Congresso per eccellenza della Pediatria di Famiglia italiana. 

Quest’anno a Paestum dal 16 al 19 ottobre, con la presenza di quasi mille Pediatri e con un programma pensato e realizzato ad hoc per le esigenze formative che la nostra professione oggi richiede.

Il titolo del Congresso racchiude in una frase tutta l’essenza del nostro lavoro, caratterizzato da osservazione e assistenza longitudinale al bambino e all’adolescente, per tutte le sue esigenze, e da un rapporto fiduciario con la sua famiglia, che spesso si estende oltre gli schemi classici del rapporto medico-paziente e che abbraccia tante problematiche diverse, con implicazioni importanti sulla crescita dei figli.

Tutto questo sembra banale, ovvio, se parliamo tra noi che ben conosciamo il contesto in cui esprimiamo la nostra professione unica nel suo genere e che per tanti anni abbiamo creato e voluto, ma far capire al mondo delle istituzioni, della politica, delle società scientifiche, delle associazioni sociali, che il Pediatra di Famiglia è veramente UNO di FAMIGLIA non è semplice. 

Noi che lavoriamo nel settore della medicina territoriale, invece, ne siamo perfettamente coscienti perché sperimentiamo nel quotidiano “il rapporto di fiducia” e sappiamo che esso costituisce la base e il supporto imprescindibile per svolgere al meglio il nostro lavoro.

L’interazione biunivoca che si instaura con i genitori fin dalla prima visita e, nel tempo, con i bambini stessi, rappresenta l’elemento determinante per essere ascoltati e poter acquisire quell’autorevolezza necessaria per essere seguiti nei consigli di educazione sanitaria, nelle proposte terapeutiche e nelle raccomandazioni sulle buone pratiche cliniche, che rappresentano nel loro insieme l’obiettivo primario per curare i bambini prendendoci cura di loro. 

La continuità dell’assistenza, poi, attraverso le strategie di osservazione longitudinale, che si snoda durante l’arco di vita del bambino, dalla nascita all’adolescenza, è il valore aggiunto che ci garantisce come gestori dei bisogni del bambino e della famiglia basati sulla conoscenza e fiducia reciproca proprio come… UNO di famiglia!

Questo è essere PEDIATRA DI FAMIGLIA! 

A questo i genitori non vogliono rinunciare, come dimostra il grado di soddisfazione che emerge dai sondaggi sulla figura del Pediatra di Famiglia. 

A questo noi non possiamo rinunciare per svolgere la nostra professione. 

Pensare di poter sostituire nella “pancia” della gente, come qualcuno che non conosce il nostro lavoro vorrebbe, quello che noi rappresentiamo per le famiglie con un sistema fatto da dottori diversi a turnazione come negli ospedali o nei pronto soccorso, sarebbe come distruggere in un colpo un sistema che funziona e che ha dato grandi risultati.

Anche noi, però, abbiamo bisogno di rinnovare costantemente la nostra professionalità rispondendo alle nuove evidenze scientifiche e alle nuove domande di salute; dobbiamo aggiornare le modalità di comunicazione con le nuove generazioni, dobbiamo cercare di comprendere i nuovi linguaggi, i nuovi standard di comportamento, le nuove tendenze, i nuovi social e le nuove dinamiche di gruppo, nonché le problematiche emergenti, per essere in grado di interagire al meglio con chi ci affida la cura dei propri figli. Abbiamo anche bisogno di preparare il futuro per i giovani Pediatri, creare per loro opportunità di conoscenza della nostra professione e occasioni formative. 

Con grande soddisfazione quest’anno abbiamo tanti colleghi specializzandi presenti al Congresso FIMP e questo è un segnale di attenzione che ci inorgoglisce e ci stimola.

Quindi grazie a tutti voi, celebriamo insieme il nostro 13° Congresso Nazionale Scientifico FIMP, nella “storica vecchia Paestum”, che presenta argomenti innovativi e di avanguardia, che promuove i migliori progressi della nostra pratica professionale: tutti in piedi per un grande applauso alla Pediatria di Famiglia, eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale, ai bambini che ci sentono come “… uno di famiglia“, agli adolescenti che non vorrebbero lasciarci.

Buon Congresso a tutti!

Scarica il PDF