Relazione su meningite in Toscana

Allegato 3. Delibera Regione Toscana n. 571 del 27/4/2015

Dal sistema di sorveglianza delle malattie infettive è possibile evidenziare l’andamento dei casi di meningite in Toscana dall’inizio del 2000 (Tab. I).
Negli anni 2004-2005 nel giro di 18 mesi si registrò un improvviso aumento dei casi di meningite dovute al gruppo C con inversione del rapporto B/C (normalmente un tipo circola molto più dell’altro). Anche nel 2005 vi furono casi mortali di sepsi, i casi erano concentrati soprattutto nei primi anni di vita e fra gli adolescenti. Considerata la situazione epidemiologica ed essendoci da pochi anni disponibile un vaccino molto efficace contro meningococco C fu deciso, con D.G.R.T. n. 379 del 7/3/2005 di introdurre la vaccinazione universale nei nuovi nati, recuperando anche le coorti da 1 a 6 anni, e successivamente con D.G.R.T. n. 1020 del 27/12/2007 anche una dose a 11-14° anni. La Regione Toscana fu
la prima a introdurre questo tipo di vaccinazione, poi seguita da altre Regioni, e infine l’Accordo di Conferenza Stato Regioni del 22 febbraio 2012 ha esteso a tutta Italia la vaccinazione anti meningo C che attualmente è prevista nel Piano Nazionale Vaccinazioni con una dose nel secondo anno di vita e la raccomandazione di recuperare gli adolescenti che non avessero eseguito la vaccinazione nell’infanzia, viene inoltre esplicitato che non è necessaria una seconda dose.
Come evidente l’introduzione della vaccinazione universale ha immediatamente risolto il problema e per 10 anni i casi da tipo C sono stati sporadici, essenzialmente in età adulta o in bimbi i cui genitori avevano rifiutato la vaccinazione. I casi da gruppo B sono rimasti sostanzialmente costanti negli anni, negli ultimi anni è invece comparso il gruppo Y.

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