Infezioni respiratorie ricorrenti e immunomodulazione

Marianna Maffio*, Maria Lucia Pedio*, Riccardo Castagnoli, Gian Luigi Marseglia

Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Pavia, Fondazione IRCCS “Policlinico San Matteo di Pavia”, Pavia *Gli autori hanno contribuito in modo equivalente alla stesura

DOI 10.36179/2611-5212-2025-12

Le infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) sono frequenti in età pediatrica, soprattutto nei primi anni di vita, e rappresentano una causa rilevante di morbilità e di ricorso alle cure. L’eziologia è principalmente virale, con possibili sovrainfezioni batteriche, favorita da immaturità immunitaria, fattori individuali (atopia, basso peso, malnutrizione) e ambientali (fumo passivo, comunità infantili). La diagnosi richiede anamnesi accurata, esame obiettivo e indagini di laboratorio, con attenzione a eventuali immunodeficienze.

Tra le strategie preventive e terapeutiche emergono gli immunomodulatori. Il pidotimod ha dimostrato efficacia nel ridurre episodi e gravità clinica, migliorando la risposta immunitaria e potenziando l’effetto degli antibiotici. Anche i lisati batterici (es. OM-85) riducono la frequenza delle IRR, mentre i probiotici offrono prospettive promettenti, ma ancora da confermare. La prognosi è in genere favorevole, con riduzione spontanea delle infezioni con la crescita, ma il pediatra deve riconoscere i casi che richiedono approfondimenti.

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